mercoledì 5 dicembre 2012

Stargirl

Fonte: Non la conosco, ma é cmq troppo bella


La mia ragazza delle stelle é arrivata
su un carro di dolci profumi e pelli vellutate...
Quante volte ho pensato la vita avariata
prima di sentire le dolci note fruttate
delle tue risa algide e rumorose.
E non importa più se faccio pochi sogni:
uno solo basta per dargli le mie cose preziose
magari non appagando tutti i bisogni
ma sicuramente quelli che ti fanno ridere.
Grazie, Stargirl, per farmi vivere.

sabato 2 giugno 2012

I – La stupidità della Vita, l'ironia della Morte.




C'è chi sfreccia in moto a 200 all'ora aspettando che rabbia, frustrazione, dolore o Dio sa cos'altro vengano trascinati via dalla velocità, c'è poi chi si abbandona a canti stonati a squarciagola, o fa manbassa di cioccolato.

Io, per sgomberare la mente da ogni pensiero, trovo il giusto conforto solo abbandonando il mio essere alla libertà di uno spazio aperto: contemplazione della natura come liberazione ed evoluzione, credo ne abbia già parlato qualcun'altro prima di me... D'altronde devi essere ben motivato per scendere le centinaia di scalini ed arrivare alla spiaggia di Santa Caterina, altrimenti perché fare quella faticaccia? 

Solite storie del cazzo, inutili problemi come mille altri, banali, forse pure stupidi... Ma non per questo meno dolorosi, terribili, angoscianti, folli e disperati. Spesso è la vita stessa, a volte indulgente ed altre troppo severa, che per la sua natura intangibile ed inevitabile non sempre ti permette di capire quanto un dolore sia doloroso né, tanto meno, perché, come o cosa tu stia vivendo.

Onestamente a volte ho pure il dubbio sul quando, ma forse son cose strettamente personali.

Poldo, così chiamo l'enorme masso che campeggia al centro della spiaggia, è sempre stato capace di trasmettermi conforto, stabilità: lui, caduto da chissà dove su quelle cocole... non so più quante volte mi sia stato d'aiuto, assestando la mia rotta, vaga e tenebrosa, in vari melanconici tramonti

Si, sono melodrammatico. Fottutamente romantico e melodrammatico.

Così, rimbambito dall'ossessivo rimuginare, mi son fiondato giù per gli scalini, fagocitandoli velocemente, quasi i miei pensieri mi inseguissero per colpirmi violentemente, tramortirmi, uccidermi. Cosa, in fondo, non del tutto sbagliata.

Senza le mie turbe non avrei sceso quegli scalini, e comunque se fossero state più lievi magari mi sarei reso conto in tempo della colluttazione che avveniva solo poco sotto di me, del tizio che veniva strangolato e tutto il resto.

Ma invece me ne son reso conto troppo tardi, pietrificandomi alla vista della scena ormai conclusa, proprio mentre l'assassino, resosi conto della mia presenza, si fiondava verso di me.

Poi le solite cose, una fottuta paura di morire, ti giri e scappi più veloce che puoi, ma l'imperizia della fretta, la cattiva gestione comunale ed un po' di muschio sui gradini di cemento e sei qualche metro più giù con la testa spaccata... 

Respiro piombo.

Ancora un attimo... invio.

Prenditiprego. Prenditiprego. Prenditi...

domenica 27 maggio 2012

Ridicolo

Immagine di Giusy Nicosia





E suonano ancora i campanelli
di un Amore non corrisposto
ed un candelabro risveglia
ricordi sopiti di allegra festa.
Non si ricordano le glorie dei vinti,
come manco le sconfitte dei grandi,
ma io ricorderò l’Amore, platonico,
la gloria e la tragedia, la vittoria e la sconfitta
di quei giorni, di quelle parole che
mi hanno colpito, tramortito, fustigato,
inebriato, ammansito, innamorato.
L’Amore è un unico filo conduttore
di mille amori che passa e congiunge,
mutevole, camaleontico,
ma che rimane sempre uguale a se stesso
forte ed onesto, triste e festoso.
Continuerò l'Amore,
anche se la maschera della delusione
avrà scolpito le sue forme su questo sorriso
ebete e sognante: Ridicolo.
O almeno è così che sembra.

lunedì 7 maggio 2012

Serotonina


Smarrirmi nel cangiante mondo tuo oculare
ed il mondo la fuori da qualche parte
andare avanti con i propri ritmi, precipitare
improvviso nella nostra opera d'Arte.

venerdì 20 aprile 2012

جني (Djinn)

Vortice di Anime Dannate in un Mare di Cioccolato. Fotografia di: dedo


Immagina: un mare di cioccolato...
Caldo, ustionante, dolce come la morte.
Tiepido, fangoso, da finire intrappolato.
Freddo, asfissiante: immobilizzato alla sorte.

lunedì 2 aprile 2012

Prospettiva K

Maurits Cornelis Escher rivisto in chiave Lego

Ho i piedi neri di gioia
e nuvole di spaghetti ingarbugliati, nella testa...

E come sempre si scrive sempre per noia
o per il cuore in tempesta.

Ed una barca non é mai abbastanza grande
né una vela troppo nana
convinti sempre che un paio di mutande
riescan a trascinare una battana...

Piccolo é il mondo, é sempre troppo piccolo
per l'uomo moderno,
che scambia troppo spesso un fastidio solo
per un madido, infinito averno...

Averne, di problemi seri, é gran cosa
altro che mutande, basterebbe una rosa!

venerdì 30 marzo 2012

L'Abisso

Cthulhu Dice Game (Bone/Red)  by Steve Jackson Games

Dodecaedri adamantini di Fuoco e Tempesta,
abbandonatomi al vuoto della fortuna
una liana sottile il mio sostegno nella foresta.

venerdì 23 marzo 2012

Felicità

da http://portodellescimmie.wordpress.com/2012/02/23/23-2-2012/ 

... Cos'altro sennò? Il ricordo di mille
assaggi stagnanti nell'animo e nella mente.
A volte in una spirale di pensieri e faville,
granitiche nel loro andare celermente
di abbracci volanti, sorrisi, sguardi,
ecco un sorriso ebete che vive di ricordi
ed un dolceamaro desiderio di infinità,
una sofferenza, non abbastanza forte
da trasformare quel sorriso in morte.
Solo questo. Ecco cos'é...

mercoledì 7 marzo 2012

Airship


Avrei le piume se fossi uccello?
O solo pinne d'amianto per nuotare
in mezzo a fiamme gialle ed arancioni
spirando veloce verso il budello
di questa esistenza da contare?
Magari Nave, con vele d'aquiloni,
per guardare dall'alto un mondo d'ottone.

martedì 21 febbraio 2012

06/09/2007, Ore 11.



Fresco vento settembrino che teco
pari trasportare i miei tormenti
come evanescenti denti di leone
sotto questo cocente sole.
Frescura che lenisci l'ardere della mia pelle
mentre fumo questa sigaretta
di fronte al mio mare vasto
che mi delizia gli occhi...

E mi sento appagato, stranamente,
senza senso, come il male
che di tanto in tanto mi opprime
ed una volta finalmente pago
in questa mia terra di settembre.

L'istinto è quasi di fumarne un'altra...

martedì 14 febbraio 2012

Carnezzeria





Cos'è l'illusione di questo bacio?

Non mentiamoci di un amore inesistente,
piuttosto vorace consuma il mio pasto:
questa è solo una bugia impenitente
anch'io morderò la tua pelle, avido,
in quest'oscura vita di solo un istante.

Noi agnelli appesi alla vita per i genitali
ansimanti d'assaporare gli ultimi respiri,
allucinandoci d'esser vivi, scappare, gioire,
prima che l'ultima goccia di sangue,
sigilli le nostre aspettative vane,
e ricominci lo sferragliare del macellaio.





mercoledì 8 febbraio 2012

Sunshine


Domani ti stringerò e bacerò amorevolmente
i tuoi deliziosi omeri candidi, le clavicole.

Domani ballerò dei tuoi occhi felici
canzoni d'amore, d'intesa, di gioia.

Domani ti prenderò le mani, t'abbraccerò poi,
forte, per farmi sentire tuo, finché avrò respiro.

Domani sarò l'uomo felice che ora non so essere,
in compagnia tua, splendida fata della notte.

Domani purtroppo verrà il giorno
a trascinare con sé questi sogni d'amore.

mercoledì 1 febbraio 2012

Gratia

Alba a Piancatraz, Dicembre 2011

Quasi svegliatomi da un incubo ritrovo
persi tra le pieghe di un tempo adunco
emozioni e ricordi più o meno felici
di amori unilaterali e di tanti vecchi amici,
di vittorie di Pirro ed altre imprese eroiche,
di passi falsi, cose pure e gesta erotiche,
di penne e calamai e di cuori morti.
Ed ora a contemplare il bello dimenticato
volgo lo sguardo al sol dell'avvenir,
che la guerra non é ancora finita...
Con un po' di gioia in più nella mia vita.

mercoledì 25 gennaio 2012

Scaduto

da www.sabrinaancarola.blogspot.com


Il cuore che t'ho dato é scaduto
un altro crescerà un giorno al suo posto:
attendi, amore mio, che tutto sia perduto
ed il mio amore finalmente morto.

Attendi che di tutto ciò che c'era non ci sarà più nulla,
non quella gioia immensa né dolore o aspettativa alcuna,
non più baci, né il tuo abbraccio come una comoda culla
né i miei occhi sognanti a regalarti mai più la luna.

Rantolava nel vuoto pneumatico del petto
mentre annaspava in cerca dei tuoi occhi, del tuo sorriso
della tua dolce lingua dal pessimo ronzio venefico...

M'ha detto che ciò che é perso non é solo una parafrasi
che quel cameo di gioia non é un tragico gioiello...
Ed io l'ho strangolato con queste mie stesse mani.

Taci.

E magari un giorno ci riconosceremo buoni amici...